Terra trasportata

 

 

Ci siamo nuovamente incontrate, donne di diversi stati di vita che vivono la loro fede in territori diversi, si interrogano guardando insieme Cielo e terra, cercando congiunzioni per rinnovate fecondità. Siamo qui, con il nostro carico di preoccupazioni e desideri che convivono faticosamente, che sprigionano ricerca di libertà e verità in ogni luogo, nel solco di una Maternità che, chinata nella grotta di Betlemme, sotto la Croce e nei secoli, insegna e accompagna. Confermiamo la nostra tensione a essere humus nelle nostre comunità, nelle e con le famiglie, nel nostro lavoro: terra fertile, terra carmelitana trasportata dalla Terra Santa per ricordare a tutti il mistero di un Dio fatto Uomo con il quale possiamo dialogare. Colui che siamo chiamati ad imitare per condurre una vita traboccante di senso. Alle soglie dei tempi liturgici definiti “forti” per l’intensità delle meditazioni che offrono, comincia ad incastonarsi l’Anno Santo: è Giubileo di speranza per tutti coloro che si riconoscono pellegrini, esploratori, poveri che fanno spazio all’essenziale, che cercano relazioni vere e profonde con Dio, con i compagni di cammino, con un creato che avvolge ogni cosa con le sue armonie gementi. Si parla tanto di speranza: desideriamo confluire in questo fiume di impegno che sfocia nel mare della Misericordia di Dio. Desideriamo farlo con la Sacra Scrittura in mano, ma anche con tante letture ed esperienze che descrivono tratti profondamente umani e determinazioni concrete di cammino. Desideriamo farlo con i Santi che hanno lasciato un segno di vita accessibile alla comprensione e per l’edificazione di tutti. E desideriamo lasciare interrogativi che implorano risposte urgenti. Il tempo è vicino: è necessariamente così che il cristiano vive la sua vita. Sente il tempo che scorre, ma soprattutto sente Qualcuno che si avvicina. Storia universale e storie personali si consumano nell’attesa della venuta del Signore. Egli viene sempre, l’attesa e la scoperta della sua Presenza è quotidiana: celebriamo quindi la sua venuta nella nostra storia, che ha permesso tutte le sue venute, tutti gli appuntamenti di vita sacramentale e di preghiera che sono incontri che trasformano la vita. E sarà Natale. Poi, passione, morte, risurrezione. Per sempre.

 

Sr M. Daniela del Buon Pastore

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